domenica 24 dicembre 2017

Una poltrona per due (Speciale vigilia di natale)




Anche quest'anno Una poltrona per due sarà trasmesso il 24 dicembre su italia 1, una tradizione che va avanti dal 1997.  In 20 anni è stato trasmesso per ben 13 volte la vigilia di natale, nei restanti 7 ha fatto compagnia agli italiani durante la settimana di natale.

La trama (esiste davvero qualcuno che non la conosce?)

Due fratelli, avari finanzieri, Mortimer e Randolph Duke (Don Ameche e Ralph Bellamy), fanno una scommessa dal valore simbolico di un dollaro. Lo scopo è verificare se è l'ambiente sociale a fare l'uomo o viceversa. Il giovane manager impiegato presso la Duke & Duke, Louis Winthorpe III (Dan Aycroyd) viene ridotto in povertà dai due finanzieri, mettendo al suo posto il senzatetto Billy Ray Valentine (Eddie Murphy). Winthorpe, abituato ad una vita agiata, si ritrova, senza un perché, a vivere nella povertà assoluta. Valentine da sempre un imbroglione squattrinato, nel suo nuovo ruolo dimostra uno spiccato senso per gli affari. Una volta scoperta la scommessa giocata dai Duke, Whintorphe e Valentine, con l'aiuto della prostituta dal cuore d'oro, Ophelia (Jamie Lee Curtis), e del maggiordomo Coleman (Denholm Elliott), organizzano un piano per vendicarsi, rovinando la carriera dei due fratelli.



I fratelli Duke


Un film che non stanca mai

Una poltrona per due è senza dubbio una delle migliori commedie degli anni '80, in grado di distinguersi per la sua trama originale. John Landis firma l'ennesimo cult della sua carriera. Un film in grado di strappare tante risate, ma, allo stesso tempo, di far riflettere su vari temi come, ad esempio: il mondo complesso e spietato della finanza, la differenza tra classi sociali, la discriminazione razziale.   
Una poltrona per due ha delle similitudini con altre opere come Il principe e il povero di Mark Twain del 1881 e la commedia Hoi Polloi, del 1935.



John Landis

Il cast

Inizialmente i produttori avevano pensato per il ruolo dei protagonisti principali alla collaudata coppia formata da Richard Pryor e Gene Wilder. Pryor, però, ebbe un grave incidente e per questo venne sostituito da Eddie Murphy, all'epoca star televisiva del Staurday Night Live. Per il co protagonista scelsero Dan Aycroyd, nonostante le perplessità dei produttori, causate dallo stato d'animo in cui si trovava l'attore in seguito alla scomparsa dell'amico John Belushi (con cui aveva recitato in The blues brothers, sotto la regia di Landis). Per il ruolo dei fratelli Duke vennero scelti Ralph Bellamy e Don Ameche, due veterani del cinema hollywoodiano. Grazie all'interpretazione di Mortimer Duke, Don Ameche visse un ritorno al successo dopo anni di inattività, che gli consentì, nel 1985, di vincere il premio Oscar come migliore attore non protagonista nel film Cocoon.
Jamie Lee Curtis, nel suo primo ruolo importante, regala una performance frizzante e sensuale.




Non c'è vigilia di natale che si rispetti senza Una poltrona per due, per questo anche stasera, tra una portata e l'altra, sarà li a strapparci una risata per l'ennesima volta.



mercoledì 6 dicembre 2017

Smetto quando voglio Masterclass (2017)






TITOLOSmetto quando voglio Masterclass 
ANNO2017 
REGIASydney Sibilia 
DURATA105 Min. 
SCENEGGIATURA: Francesca Manieri, Luigi Di Capua, Sydney Sibilia 
CON: Edoardo Leo, Stefano Fresi, Valeria Solarino

 
Smetto quando voglio masterclass è un film del 2017 scritto e diretto da Sydney Sibilia, secondo capitolo dell'omonima trilogia.

Nel primo capitolo abbiamo visto l'ascesa e la caduta della "banda dei ricercatori". Il capobanda Pietro Zinni (Edoardo Leo) finisce in galera per salvare il resto del gruppo. In carcere riceve l'inaspettata visita dell'ispettrice Paola Coletti (Greta Scarano), la quale propone di rimettere in piedi la banda e farla lavorare segretamente per la polizia. Lo scopo è quello di scovare e debellare 30 Smart Drugs, per inserirle nell'elenco delle sostanze illegali del ministero. L'ispettrice promette loro di riavere, alla fine della missione, la fedina penale pulita.

In Smetto quando voglio masterclass la banda dei ricercatori si arricchisce di 3 nuovi componenti, indispensabili per la missione: il medico anatomista Giulio Bolle (Marco Bonini), l'ingegnere meccatronico Lucio Napoli (Giampaolo Morelli) e Vittorio 
(Rosario Lisma), avvocato in diritto canonico .


La masterclass

Il primo capitolo è stato un grande successo di pubblico e critica, incassando 4,5 milioni di euro. Nel 2015 vengono annunciati ufficialmente due seguiti, formando così una trilogia. Smetto quando voglio masterclass e Ad honorem sono stati girati contemporaneamente (back-to-back), una novità per il cinema italiano, in quanto richiede uno sforzo produttivo notevole. Questo metodo è molto utilizzato all'estero e tra i tanti esempi possiamo citare la trilogia di Ritorno al futuro o Pirati dei Caraibi, ai quali Sybilia si è chiaramente ispirato. Masterclass è stato girato a Roma, con alcune riprese Thailandia e. Le riprese di entrambi i capitoli sono durate 8 mesi circa, con un budget di 12 milioni di euro. 

Smetto quando voglio masterclass si ricollega al primo capitolo in maniera profonda e sorprendente, riproponendo alcune scene del primo film da una prospettiva diversa. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Sybilia insieme a Francesca Manieri e Luigi di Capuarispetto a Smetto quando voglio (che è sostanzialmente una commedia brillante) cambia registro, diventando una commedia d'azione. Ne è la dimostrazione la lunga sequenza d'azione, ricca di comicità e tensione, in cui i nostri eroi devono assaltare un treno in corsa. 



Dietro le quinte della scena del treno



Ancora una volta il cast si dimostra all'altezza delle aspettative, gli ultimi arrivati nella banda offrono spunti per situazioni comiche fresche, alleggerendo la tensione all'interno della trama del film. 

Smetto quando voglio masterclass si dimostra un sequel migliore del film precedente, in grado di continuare la storia in modo avvincente. 
Azione e commedia sono perfettamente bilanciate in modo da garantire un ritmo costante per tutta la durata del film. La sequenza del treno, girata con una messa in scena perfetta che rende tutto chiaro e comprensibile nonostante l'azione movimentata, è accompagnata da una colonna sonora che rimanda alla memoria il genere poliziesco italiano degli anni '70. 

Nonostante le perplessità che suscita la creazione di un sequel, Sibilia riesce a stupire ancora una volta con un'opera ancora più divertente ed ambiziosa, tenendo lo spettatore incollato alla sedia.