domenica 4 marzo 2018

Pronostici oscar

Eccoci qua a dare i pronostici sui possibili vincitori della 90esima edizione dei premi oscar.

Le previsioni di lord of the pic sui possibili vincitori.

Di seguito le categorie con i film in nomination (In grassetto la mia personale previsione)



MIGLIOR FILM


Chiamami col tuo nome
Dunkirk
Get Out
Il filo nascosto
Lady Bird
La forma dell’acqua
L’ora più buia
The Post
Tre manifesti a Ebbing, Missouri




MIGLIOR REGIA


Christopher Nolan, "Dunkirk"
Greta Gerwig, "Lady Bird"
Paul Thomas Anderson, "Il filo nascosto"
Guillermo del Toro, "La forma dell’acqua"
Jordan Peele, "Get Out"


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA


Daniel Day-Lewis, "Il filo nascosto"
Daniel Kaluuya, "Get Out"
Denzel Washington, "Roman J. Israel, Esq."
Gary Oldman, "L’ora più buia"
Timothée Chalamet, "Chiamami col tuo nome"


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA


Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Margot Robbie, Io, Tonya
Meryl Streep, The Post
Sally Hawkins, La forma dell’acqua
Saoirse Ronan, Lady Bird

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA


Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo
Richard Jenkins, La forma dell’acqua
Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Willem Dafoe, The Florida Project
Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA


Allison Janney, Io, Tonya
Laurie Metcalf, Lady Bird
Lesley Manville, Il filo nascosto
Mary J. Blige, Mudbound
Octavia Spencer, La forma dell’acqua

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE


Baby Boss
Coco
Loving Vincent
Ferdinand
The Breadwinner

MIGLIOR DOCUMENTARIO


Abacus: Small Enough to Jail
Faces Places
Icarus
Strong Island
Last man in Aleppo

MIGLIOR FILM STRANIERO


A Fantastic Woman
Loveless
The Insult
On body and soul
The Square

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE


Get Out
Lady Bird
La forma dell’acqua
The Big Sick
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO


Edith+Eddie
Heaven is a Traffic Jam on the 405
Heroin(e)
Knife Skills
Traffic Stop

MIGLIOR CANZONE


“Mighty River”, Mudbound
“Mystery of Love”, Chiamami col tuo nome
“Remember me”, Coco
“Stand Up for Something”, Marshall
This is me”, The Greatest Showman

MIGLIOR SENEGGIATURA NON
 ORIGINALE


Chiamami col tuo nome
Logan
Molly’s Game
Mudbound
The Disaster Artist

MIGLIORI COSTUMI


Il filo nascosto
La bella e la bestia
La forma dell’acqua
L’ora più buia
Victoria & Abdul

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE


L’ora più buia
Victoria & Abdul
Wonder

MIGLIORE SCENOGRAFIA


Blade Runner 2049
La Bella e la Bestia
Dunkirk
La forma dell’acqua
L’ora più buia

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO


DeKalb Elementary
My Nephew Emmett
The Eleven O’Clock
The Silent Child
Watu Wote/All of Us


MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua
Star Wars: Gli ultimi Jedi

Miglior effetti speciali (“visual effects”)
Blade Runner 2049
Guardiani della Galassia: Vol. 2.
Kong: Skull Island
Star Wars: Gli ultimi Jedi
The War – Il pianeta delle scimmie


Miglior fotografia
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua
L’ora più buia
Mudbound

MIGLIOR SONORO

Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua
Star Wars: Gli ultimi Jedi

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO

Dear Basketball

Garden Party
Lou
Negative Space
Revolting Rhymes

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

Dunkirk
Il filo nascosto
La forma dell’acqua
Star Wars: Gli ultimi Jedi
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

MIGLIOR MONTAGGIO
Baby Driver
Dunkirk
Io, Tonya
La forma dell’acqua
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

mercoledì 10 gennaio 2018

Vacanze di Natale (1983)

Locandina del film







  • TITOLO: Vacanze di Natale
  • ANNO: 1983
  • REGIA: Carlo Vanzina
  • DURATA: 97 min.
  • SCENEGGIATURA: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
  • CON: Jerry Calà, Christian De sica, Karina Huff, Riccardo Garrone


Vacanze di Natale è un film del 1983, diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato dal fratello Enrico. La storia, ambientata a Cortina D'ampezzo, vede la ricca famiglia romana Covelli, i Marchetti borgatari arricchiti, l'industriale del nord cafone (Guido Nicheli) e la sua compagna (Stefania Sandrelli), Billo (Jerry Calà) pianista dell'albergo sempre alla ricerca di avventure clandestine, che si ritrovano a trascorrere le vacanze di natale nella stessa località turistica. 

Vacanze di Natale nasce sull'onda del grande successo di Sapore di mare (1982). Aurelio De Laurentiis propone ai fratelli Vanzina un film a tema invernale, ispirandosi al film, sempre prodotto dai De Laurentiis, Vacanze d'inverno del 1959, diretto da Camillo Mastrocinque con Alberto Sordi.



Vacanze d'inverno


Vacanze di Natale viene concepito dai Vanzina come "instant movie", ambientato, quindi, in contemporanea all'uscita in sala. Il film contiene numerosi riferimenti di attualità, fotografando, in modo più o meno veritiero, uno spaccato della borghesia italiana di quel periodo
Il cast è composto da caratteristi di grande esperienza come Riccardo Garrone, e da volti emergenti all'epoca, come Jerry Calà e Christian De Sica.

Il film è pieno di frasi rimaste nella memoria di tutti come: 

"Ivana, fai ballare l'occhio sul tick! Via della Spiga, Hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi Alboreto is nothing!!" (Nicheli)

"Non sono bello,piaccio" (Calà). 

"E anche questo Natale se lo semo levato dalle palle" (Garrone

La colonna sonora di Vacanze di Natale è ricca di grandi successi tra i quali spicca Moonlight shadow, classico intramontabile di Mike Oldfield del 1983, brano d'apertura del film, ma anche Maracaibo di Lu Colombo, L'anno che verrà di Lucio Dalla, Vita spericolata di Vasco Rossi. 






Il film uscì nelle sale il 23 dicembre del 1983 e l'incasso fu di quasi 3 miliardi di lire, arrivando nella top ten dei film di maggior successo nella stagione cinematografia 1983-1984.



Foto del cast


Vacanze di Natale è un film piacevole e divertente, diventato 
nel corso degli anni un cult. Ha dato il via a una serie di produzioni cinematografiche che, dagli anni '90 in poi, ha assunto il nome di "Cinepanettone". In realtà Vacanze di Natale è privo di quegli elementi che hanno caratterizzato questo filone. Nel corso degli anni si è cercato di riprodurre la formula, esasperandola con volgarità e ripetitività, quindi senza quel particolare senso di nostalgia, quel clima spensierato e familiare, che si respira all'interno di Vacanze di Natale.

                                                                                                           



domenica 24 dicembre 2017

Una poltrona per due (Speciale vigilia di natale)




Anche quest'anno Una poltrona per due sarà trasmesso il 24 dicembre su italia 1, una tradizione che va avanti dal 1997.  In 20 anni è stato trasmesso per ben 13 volte la vigilia di natale, nei restanti 7 ha fatto compagnia agli italiani durante la settimana di natale.

La trama (esiste davvero qualcuno che non la conosce?)

Due fratelli, avari finanzieri, Mortimer e Randolph Duke (Don Ameche e Ralph Bellamy), fanno una scommessa dal valore simbolico di un dollaro. Lo scopo è verificare se è l'ambiente sociale a fare l'uomo o viceversa. Il giovane manager impiegato presso la Duke & Duke, Louis Winthorpe III (Dan Aycroyd) viene ridotto in povertà dai due finanzieri, mettendo al suo posto il senzatetto Billy Ray Valentine (Eddie Murphy). Winthorpe, abituato ad una vita agiata, si ritrova, senza un perché, a vivere nella povertà assoluta. Valentine da sempre un imbroglione squattrinato, nel suo nuovo ruolo dimostra uno spiccato senso per gli affari. Una volta scoperta la scommessa giocata dai Duke, Whintorphe e Valentine, con l'aiuto della prostituta dal cuore d'oro, Ophelia (Jamie Lee Curtis), e del maggiordomo Coleman (Denholm Elliott), organizzano un piano per vendicarsi, rovinando la carriera dei due fratelli.



I fratelli Duke


Un film che non stanca mai

Una poltrona per due è senza dubbio una delle migliori commedie degli anni '80, in grado di distinguersi per la sua trama originale. John Landis firma l'ennesimo cult della sua carriera. Un film in grado di strappare tante risate, ma, allo stesso tempo, di far riflettere su vari temi come, ad esempio: il mondo complesso e spietato della finanza, la differenza tra classi sociali, la discriminazione razziale.   
Una poltrona per due ha delle similitudini con altre opere come Il principe e il povero di Mark Twain del 1881 e la commedia Hoi Polloi, del 1935.



John Landis

Il cast

Inizialmente i produttori avevano pensato per il ruolo dei protagonisti principali alla collaudata coppia formata da Richard Pryor e Gene Wilder. Pryor, però, ebbe un grave incidente e per questo venne sostituito da Eddie Murphy, all'epoca star televisiva del Staurday Night Live. Per il co protagonista scelsero Dan Aycroyd, nonostante le perplessità dei produttori, causate dallo stato d'animo in cui si trovava l'attore in seguito alla scomparsa dell'amico John Belushi (con cui aveva recitato in The blues brothers, sotto la regia di Landis). Per il ruolo dei fratelli Duke vennero scelti Ralph Bellamy e Don Ameche, due veterani del cinema hollywoodiano. Grazie all'interpretazione di Mortimer Duke, Don Ameche visse un ritorno al successo dopo anni di inattività, che gli consentì, nel 1985, di vincere il premio Oscar come migliore attore non protagonista nel film Cocoon.
Jamie Lee Curtis, nel suo primo ruolo importante, regala una performance frizzante e sensuale.




Non c'è vigilia di natale che si rispetti senza Una poltrona per due, per questo anche stasera, tra una portata e l'altra, sarà li a strapparci una risata per l'ennesima volta.



mercoledì 6 dicembre 2017

Smetto quando voglio Masterclass (2017)






TITOLOSmetto quando voglio Masterclass 
ANNO2017 
REGIASydney Sibilia 
DURATA105 Min. 
SCENEGGIATURA: Francesca Manieri, Luigi Di Capua, Sydney Sibilia 
CON: Edoardo Leo, Stefano Fresi, Valeria Solarino

 
Smetto quando voglio masterclass è un film del 2017 scritto e diretto da Sydney Sibilia, secondo capitolo dell'omonima trilogia.

Nel primo capitolo abbiamo visto l'ascesa e la caduta della "banda dei ricercatori". Il capobanda Pietro Zinni (Edoardo Leo) finisce in galera per salvare il resto del gruppo. In carcere riceve l'inaspettata visita dell'ispettrice Paola Coletti (Greta Scarano), la quale propone di rimettere in piedi la banda e farla lavorare segretamente per la polizia. Lo scopo è quello di scovare e debellare 30 Smart Drugs, per inserirle nell'elenco delle sostanze illegali del ministero. L'ispettrice promette loro di riavere, alla fine della missione, la fedina penale pulita.

In Smetto quando voglio masterclass la banda dei ricercatori si arricchisce di 3 nuovi componenti, indispensabili per la missione: il medico anatomista Giulio Bolle (Marco Bonini), l'ingegnere meccatronico Lucio Napoli (Giampaolo Morelli) e Vittorio 
(Rosario Lisma), avvocato in diritto canonico .


La masterclass

Il primo capitolo è stato un grande successo di pubblico e critica, incassando 4,5 milioni di euro. Nel 2015 vengono annunciati ufficialmente due seguiti, formando così una trilogia. Smetto quando voglio masterclass e Ad honorem sono stati girati contemporaneamente (back-to-back), una novità per il cinema italiano, in quanto richiede uno sforzo produttivo notevole. Questo metodo è molto utilizzato all'estero e tra i tanti esempi possiamo citare la trilogia di Ritorno al futuro o Pirati dei Caraibi, ai quali Sybilia si è chiaramente ispirato. Masterclass è stato girato a Roma, con alcune riprese Thailandia e. Le riprese di entrambi i capitoli sono durate 8 mesi circa, con un budget di 12 milioni di euro. 

Smetto quando voglio masterclass si ricollega al primo capitolo in maniera profonda e sorprendente, riproponendo alcune scene del primo film da una prospettiva diversa. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Sybilia insieme a Francesca Manieri e Luigi di Capuarispetto a Smetto quando voglio (che è sostanzialmente una commedia brillante) cambia registro, diventando una commedia d'azione. Ne è la dimostrazione la lunga sequenza d'azione, ricca di comicità e tensione, in cui i nostri eroi devono assaltare un treno in corsa. 



Dietro le quinte della scena del treno



Ancora una volta il cast si dimostra all'altezza delle aspettative, gli ultimi arrivati nella banda offrono spunti per situazioni comiche fresche, alleggerendo la tensione all'interno della trama del film. 

Smetto quando voglio masterclass si dimostra un sequel migliore del film precedente, in grado di continuare la storia in modo avvincente. 
Azione e commedia sono perfettamente bilanciate in modo da garantire un ritmo costante per tutta la durata del film. La sequenza del treno, girata con una messa in scena perfetta che rende tutto chiaro e comprensibile nonostante l'azione movimentata, è accompagnata da una colonna sonora che rimanda alla memoria il genere poliziesco italiano degli anni '70. 

Nonostante le perplessità che suscita la creazione di un sequel, Sibilia riesce a stupire ancora una volta con un'opera ancora più divertente ed ambiziosa, tenendo lo spettatore incollato alla sedia.

domenica 26 novembre 2017

Smetto quando voglio (2014)



TITOLO:Smetto quando voglio 
ANNO:2014
REGIA:Sydney Sibilia 
DURATA:105 Min. 
SCENEGGIATURAValerio Attanasio, Andrea Garello, Sydney Sibilia 
CON:Edoardo Leo, Stefano Fresi, Valeria Solarino

Smetto quando voglio è un film del 2014 scritto e diretto da Sydney Sibilia, primo capitolo dell'omonima trilogia, seguito da Masterclass e Ad Honorem.

Il film racconta la storia di un gruppo di brillanti ricercatori universitari, che, per sfuggire a una deprimente situazione di precariato, decidono di costituire una banda.
Grazie all'intuizione del protagonista, ricercatore neurobiologo, nasce il progetto per realizzare una nuova sostanza stupefacente perfettamente legale.
La banda è formata da: Pietro Zinni (neurobiologo) che sviluppa un algoritmo per la modellizzazione teorica di molecole organiche, Alberto Petrelli (chimico) che realizza in pratica la droga, Mattia Argeri, Giorgio Sironi (latinisti) e Bartolomeo Bonelli (economista) che si occupano della "distribuzione" della sostanza, Andrea De Sanctis (antropologo) che si occupa della preparazione comportamentale degli aspiranti spacciatori e Arturo Frantini (archeologo) che usa il furgone della facoltà con permessi di viabilità su tutta la città.

Stefano Fresi

Il piano sembra funzionare, la smart drug si diffonde rapidamente con una richiesta sempre maggiore. I nostri eroi si ritrovano dall'essere squattrinati a concedersi ogni tipo di lusso.
Il successo della loro attività, porterà la banda a scontrarsi con "Er Murena" boss malavitoso che gestisce il traffico di droga.
Ai problemi sul "lavoro" si aggiungono le questioni personali, che porteranno ad avere attriti all'interno del gruppo, mettendo a rischio la loro sicurezza.

L'esordiente Sydney Sibilia, mostra una padronanza di mezzi non indifferente, mettendo in scena una regia precisa e quadrata.  Il montaggio ritmato garantisce una visione scorrevole per tutta la durata del film. Il cast è di ottimo livello e ogni attore fornisce una buona interpretazione. Ne è l'esempio Neri Marcorè nel ruolo di "Er Murena". La rivelazione nel cast è Stefano Fresi, nei panni di Alberto Petrelli, che crea la maggior parte delle situazioni comiche all'interno del film.

Sydney Sibilia

Smetto quando voglio rappresenta una boccata d'aria fresca all'interno del panorama stagnante della commedia all'italiana. Il film ha il merito di far ridere mostrando problematiche attuali nel nostro paese. Il film rappresenta un' operazione assolutamente riuscita, in grado di strappare numerose risate, ma, allo stesso tempo, capace di indurre lo spettatore a riflettere sui temi trattati.

giovedì 8 giugno 2017

"Alien 2 sulla terra" : La creazione di un mito...forse!


Nel 1979 esce nelle sale "Alien" di Ridley Scott, riscuotendo un grande successo di pubblico. La produzione di un seguito era solo questione di tempo, ma una minaccia più terrificante di uno "Xenomorfo" mandò in crisi la 20th Century Fox.

 

 



Tale minaccia risponde al nome di Ciro Ippolito, sceneggiatore di svariati film con protagonista Mario Merola, come "Napoli...serenata calibro 9", nonchè regista del film Cult degli Squallor "Aarrapaho". Sul modello di "Zombie 2" di Lucio Fulci, sequel apocrifo del celebre film di George Romero, Ippolito cominciò a pensare ad un possibile "Alien 2". Appurato che la Fox non aveva depositato il marchio del film, pur non avendo la minima idea di budget e nè una storia, Ippolito colse la palla al balzo comprando una pagina sull'importante rivista Variety, annunciando l'imminente produzione di "Alien 2". Grazie al clamore suscitato da questo fantomatico annuncio, si presentò dai distributori internazionali di "Zombi 2". Ippolito accompagnato dal produttore Angiolo Stella, nel giro di un'ora, chiuse un accordo per la cifra di 400 milioni di lire. In preda all'euforia, i due comprarono una Mercedes e una Jaguar e, insieme a due signorine, partirono alla volta di Cannes dove passarono quindici giorni spendendo fino all'ultima lira del budget.


E adesso??

Ecco cosa accadde...



Ciro Ippolito

 

Scenografie???


Per giustificare le spese, Ippolito presentò ai distributori le foto delle "scenografie" del film all'interno di un elegante volume. Rimasti impressionati dall'accuratezza degli scenari, decisero di stanziare altri 300 milioni nel progetto.


Scenari accurati... certo! se non fosse che queste sedicenti "scenografie" siano, in realtà, prese da un depliant delle grotte di Castellana. Che ha fatto ippolito?, considerando il budget estremamente ridotto, ha deciso di ambientare il film sulla terra, scegliendo come location le suddette grotte. È bastato prendere le foto, ingrandirle modificandole un pò con l'aerografo e... il gioco è fatto!



Le grotte di castellana


Effetti molto "speciali"




Il regista del film era inizialmente Biagio Proietti, ma, dopo una sola settimana di riprese, se ne andò ( chissà come mai...). A quel punto Ippolito prese in mano la regia del film, dietro suggerimento di Mario Bava, sotto lo pseudonimo di Sam Cromwell. Risolto un problema, se ne presentò subito un altro, Ippolito non aveva la minima idea di come realizzare il mostro! Mario Bava gli disse: "usa la trippa!". Economica e di sicuro effetto. All'interno di un magazzino, Ippolito e altri collaboratori cominciarono a sperimentare varie soluzioni visive efficaci sul grande schermo. In tutto ciò, il nostro eroe, insieme alla sua troupe, venne arrestato dalla DIGOS perchè, alcuni inquilini del palazzo, insospettiti dalla puzza di trippa e dal sangue, si convinsero che avessero ammazzato la moglie del proprietario del magazzino!! Non potendo realizzare il mostro intero, per mancanza di soldi, la troupe risolse il problema inventando la soggettiva del mostro. E' bastato mettere un pò di carne intorno all'obiettivo della macchina e, attraverso una pompa, muoverla per farla sembrare viva. Il ruggito del mostro venne ricavato registrando il forte russare del tecnico del suono Alberto Tinebra, mixandolo a dovere.

 

La soggettiva del mostro



La FOX nel frattempo si mosse per acquistare i diritti del film in modo da bloccarne la diffusione nei cinema, in quanto il vero seguito di Alien era nei loro piani. Alla fine il film uscì, avendo un suo successo in tutto il mondo. La "Cinema Shares International Distribution", i distribuitori americani di "Alien 2 sulla terra" presentarono il film in anteprima nientepopodimeno che al celebre Chinese theatre di Los Angeles!!!




Chinese theatre

 

Considerazioni finali



"Alien 2 sulla terra" non ha paritcolari pregi per i quali meriterebbe una rilvalutazione. Il film è abbastanza noioso per tutta la sua durata, pieno di scene interminabili, come i primi 5 minuti di orologio, dove non seccede praticamente niente. Gli alieni sono realizzati in modo moooolto approssimativo, un ammasso di trippa aggiustata alla meno peggio. Le scene splatter sono tra le poche cose da salvare: sono realizzate bene, nonstante si veda la povertà di mezzi a dispozione. La cosa migliore del film è sicuramente la scenografia naturale delle grotte di castellana dove e ambientato gran parte del film. La colonna sonora composta dagli Oliver Onions, riesce a trasmettere il senso di clustrofobia provocato dalle grotte ma dopo un pò diventa irritante.


La cosa più interessante di "Alien 2 sulla terra", che mi ha spinto a scrivere questo articolo, non è il film in sè, ma la storia che sta dietro la sua realizzazione: un'epopea assurdamente divertente raccontata dallo stesso Ciro ippolito in diverse interviste.



Consiglio la visione di questo "Capolavoro" (?) agli appassionati del genere splatter, in quanto sono le uniche parti del film che funzionano. Il resto è da dimenticare!



"Ora può colpire anche te"...e ci è riuscito!

domenica 30 aprile 2017

Inside out: Avventure nella mente umana







"Inside out" e l'ennesima dimostrazione di come la PIXAR riesca ad affrontare tematiche serie traducendole in un linguaggio adatto ai più piccoli e non.

La protagonista è Riley, ma il film si svolge principalmente all'interno della sua testa, raffigurata come una sala comandi con tanto di console e archivi. Qui conosciamo le sue emozioni primarie a cominciare da gioia e tristezza e successivamente Paura Rabbia e Disgusto. Gioia, rappresentata da colori vivi, è sempre positiva e ha il compito di mantenere il buonumore di Riley. Tristezza è l'opposto di Gioia sia nell'aspetto fisico che negli atteggiamenti, infatti è di colore blu e ha un comportamento passivo e apatico. Segue Paura il cui aspetto ricorda un battere di colore viola, che prende il controllo in situazioni potenzialmente pericolose. Disgusto, il cui colore ricorda i broccoli, interviene nel distinguere ciò che piace a Riley. Il comic relief del gruppo è Rabbia, un esserino di colore rosso vestito da impiegato, che si incendia quando Riley subisce un torto. 




Il film comincia con la nascita di Riley e la comparsa di Gioia e Tristezza. Col passare del tempo appaiono le altre emozioni e accumulando i ricordi, rappresentati da sfere colorate, si forma il mondo di Riley. Tristezza nel frattempo manifesta il bisogno di influenzare I ricordi di Riley. Questo comportamento inusuale, porterà ad una serie di eventi che metteranno in pericolo la stabilità del mondo interno Riley.


La pixar non è uno studio che si adagia sugli allori e ogni volta riesce a sorprendendere il proprio pubblico. Inside out ne è l'ennesima prova.

I registi e sceneggiatori, Pete Docter (Monsters e co, UP) E Ronaldo del Carmen ( La missione speciale di Doug), attraverso un lungo lavoro di studio e la collaborazione di psicologi, sono giunti alla creazione del mondo interore della di Riley. Docter ha raccontato che l'idea del film e nata osservando i comportamenti di sua figlia Ellie durante la crescita, ma anche dai ricordi dell'infanzia di Docter stesso. Si tratta di situazioni di vita nelle quali qiNuasi tutti riescono a riconoscersi: l'amico immaginario, emozioni e paure legate a cambiamenti.



Inside out è un opera ambiziosa, in quanto riesce a trattare con intelligenza e leggerezza, un mondo vasto e complesso come quello della psicologia infantile. Insomma stiamo parlando di un opera di grande qualità in grado di intrattenere un pubblico di tutte le età. In definita Inside Out e un caleidoscopio di immagini e personaggi accattivanti che, unita ad una realizzazione tecnica e artistica di qualità, rendono questo film una visione fortemente consigliata.